Un luogo senza età
Senza inizio né fine
Senza linea di confine tra la terra e il cielo.
Argentera.
Un luogo e un tempo in cui ritrovare noi stessi
E la gioia di vivere.
Un luogo e un tempo in cui correre nei prati
Lasciandosi accarezzare dai fili d’erba e dai fiori.
Argentera
Un luogo e un tempo in cui il bacio di un bambino
È come il bacio di Dio: infinito.
Argentera
Dimensione altra che ognuno cerca, assaporando la vita per scoprire di esistere.
E sentirsi guardati, amati, accolti.
Argentera
Terra di carboffi, burro pardi e cavalli liberi
Perché immaginare è vivere un’altra volta. È ritornare bambini.
E di essi è il regno dei cieli.
Argentera dove le cime dei monti e dei larici s’impastano dell’azzurro del cielo.
Dove le sorgenti sono limpide e fresche. E dissetano.
Siamo fatti per le altezze, per andare più su.
Argentera tempo in cui impariamo a fare la pace con una stretta di mano, tempo di abbracci e sorrisi, di legna da ardere e uomini da crescere.
Argentera dove scopri che per volare non servono le ali: basti tu.
Argentera con la cassa della musica, il risveglio muscolare, le corse sulle pietraie, il gusto del salame, i palloni e la pizza lievitata, la crema solare e le labbra screpolate, il pianoforte di Luca e la puzza di piedi, i giochi degli animatori e la delicatezza delle cuoche, little tipple e le risate notturne, il cielo stellato e il primo sole dell’alba, la neve del 15 luglio e i pupazzi di neve. e tutto ciò che non verrà mai detto.
Dio continua a raccontarsi così, intrecciando i fili della sua presenza nelle maglie della nostra vita.
Argentera
Dove ognuno sarà sempre cittadino onorario perché ognuno dà qualcosa ma riceve molto di più.
Argentera dove i nostri nomi sono scritti nel cielo su ali di farfalla.
Argentera… è la nostalgia di Argentera quando qualcuno viene a prenderti per scendere.
E tu scendi… perché hai imparato che Argentera non è una meta, ma un eterno inizio.
Pensieri scritti dai ragazzi sul Diario di Bordo
- E vai a dormire venerdì sera, chiudi gli occhi ma non riesci, perché pensi a tutto. Le cose belle (sorrisi, abbracci, baci, viste mozzafiato, parole sussurrate, sentire il tuo nome durante la notte, le risate, fare pace, musica…) e le cose brutte (cadute, pianti, prese in giro, pensare di non farcela, di essere inferiori…). La mente vaga tra tutte queste emozioni e pensa, sente, percepisce… e penso a voi.
- Ho capito che l’apparenza inganna e non ci si deve fermare all’esteriorità.
- Questo campeggio mi ha insegnato molto: a vivere in compagnia, a essere felice, a vivere nel paradiso. Per questo dico grazie a tutti voi.
- Ho scoperto che il silenzio ha un potere: quello di portare molta pace.
- Non vergognarti mai quando ti guardi allo specchio! Amiamoci con i nostri difetti e le nostre imperfezioni. Sorprendiamoci per quello che siamo. Proviamo ad accettare la sfida che la vita ci offre, ne uscirà un capolavoro.
- Durante la Messa c’è stato un momento pieno di forza e di energia. Alla pace, uno dopo l’altro, ci siamo abbracciati e, stringendoci forte, l’energia scorreva nelle vene. Tutto da un semplice abbraccio. Grazie per quel momento che ha donato a tutti noi un sorriso.
- Mi avete insegnato che l’amore si può dare gratuitamente, senza aspettarsi nulla in cambio… perché così avete fatto con me. Mi avete amata e apprezzata nonostante tutto. Vi ringrazio immensamente perché è la prima volta che mi sento amata davvero.
- Ho imparato che i miracoli accadono, accadono per davvero. Ero venuto qui per insegnare qualcosa e me ne vado avendo imparato molto di più di quello che avrei potuto sperare.
- Ho imparato che la magia esiste e qui ad Argentera è un po’ più concreta.
- Ho imparato che ricevere un abbraccio spontaneo da un ragazzo è una delle cose più emozionanti della mia vita.
- Questa settimana mi è servita a capire molte cose: a non arrendersi, a non lamentarsi, a dire grazie.
- Ho trovato il tempo per restare in silenzio e guardarmi dentro senza paura.
- Ho trovato il tempo di sedermi su di un prato con un’amica per condividere paure, lacrime e gioia. Ho trovato il tempo di dire “grazie” “ti voglio bene” “scusa”. Ho trovato il tempo di restare senza fiato davanti al paesaggio che si vedeva sulla cima. Torno a casa con un pensiero: ci sono milioni di motivi per ringraziare Dio!
- Ho imparato a non mollare mai: tutti hanno sempre continuato, nonostante lamentele o problemi e i risultati sono stati incredibili.
- Il campeggio è un’avventura che cambia dentro, che aiuta ad accettarsi, amarsi e amare chi ci sta attorno.
- Dopo questa settimana i miei pensieri sono stati di gioia, felicità, amicizia. E poi anche la parola “arrangiarsi” e le bellissime parole: “Affidarsi a Dio”.
- Dio ci vede tutti stupendi: non sottovalutiamoci mai! Nonostante ciò che siamo, ci sarà sempre qualcuno che ci amerà per come siamo!
- Vorrei ringraziare principalmente Dio, che grazie al silenzio e alla pace di Argentera, sono riuscita a percepire.